Perchè posso anche interessarmi a Via del Campo, affezionarmi a Bocca di Rosa, incuriosirmi davanti alla stravagante Nanà di E. Zolà o alla Messalina de' noantri, ma di ascoltare le lezioni della D'Addario, le arringhe sulla bellezza di Terry De Nicolò, le dichiarazioni delle "olgettine", la falsa etica di starlette, davvero non ne posso più.
Dite: basta non vedere i telegiornali, i programmi d'attualità, non leggere i giornali, mettersi velocemente una mano sugli occhi ogni volta che intravedi un'edicola per strada…Non basta.
Perchè, se non ve ne siete accorti, siamo ormai circondati da donne che hanno preso a modello non Bocca di Rosa, che dalla sua aveva almeno la vocazione al mestiere, ma le olgettine. Sfilano negli uffici vestite come per il veglione di capodanno, aderenze al massimo per evidenziare che loro non portano slip o culotte come noi comuni mortali, ma esclusivamente perizoma stile filo interdentale. Vanno a fare un esame universitario in shorts (meglio, hot-pants) e top minimalista, abbronzatura perfetta e tette in vista. La preparazione sembra un accessorio niente affatto necessario. Su Facebook sembra d'uopo mettere foto in cui almeno il 90% della superficie ritratta sia nuda. Un triangolino minimalista su ed un altro giù, sguardo languido e sospeso (ci fosse qualche donna sorridente, fra quelle che si ritraggono spogliate!), come a dire: ci sono…
Io non mi sono mai sentita una moralista, una bacchettona, non ho mai criticato le persone che amano essere appariscenti…fino ad ora. Mi sembra che stiamo toccando il limite della decenza. Io mi preoccupo se le persone che conosco, magari apparentemente timide, fidanzate, sposate, conviventi, decidono di presentarsi al mondo mostrando un particolare della scollatura o il lato B, con peculiare attenzione ai dettagli. Io non riesco a non credere che questa esasperazione nell'esporsi sia sintomo di un malessere.
O forse, mi manca qualche tassello per interpretare la situazione?!
Bianca
-
Articoli recenti
Archivi
- aprile 2022
- marzo 2022
- Maggio 2020
- novembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- novembre 2013
- settembre 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
- dicembre 2010
- novembre 2010
- ottobre 2010
- settembre 2010
- agosto 2010
- luglio 2010
- giugno 2010
- Maggio 2010
- aprile 2010
- marzo 2010
- febbraio 2010
- gennaio 2010
- dicembre 2009
- novembre 2009
- ottobre 2009
- settembre 2009
- agosto 2009
- luglio 2009
- giugno 2009
- Maggio 2009
- aprile 2009
- marzo 2009
- febbraio 2009
- gennaio 2009
- dicembre 2008
- novembre 2008
- ottobre 2008
- settembre 2008
- agosto 2008
- luglio 2008
- giugno 2008
- Maggio 2008
- aprile 2008
- marzo 2008
- febbraio 2008
- gennaio 2008
- dicembre 2007
- novembre 2007
- ottobre 2007
- settembre 2007
- agosto 2007
- luglio 2007
- giugno 2007
- Maggio 2007
- aprile 2007
- marzo 2007
- febbraio 2007
- gennaio 2007
- dicembre 2006
- novembre 2006
- ottobre 2006
- settembre 2006
- agosto 2006
- luglio 2006
- giugno 2006
- Maggio 2006
- aprile 2006
- marzo 2006
- febbraio 2006
- gennaio 2006
- dicembre 2005
- novembre 2005
- ottobre 2005
- settembre 2005
- agosto 2005
- luglio 2005
- giugno 2005
- Maggio 2005
Categorie
- Andrew Wyeth
- bernardo bertolucci
- bianca
- blood
- brunori
- cartoline illustrate
- creme spalmabili
- daniele silvestri
- giadim
- il raccontino del venerdì
- invettive
- italo calvino
- Ivano Fossati
- lala
- lapo
- maria schneider
- marlon brando
- michael nyman
- moby dick
- musicaeparole
- paolo conte
- samuele bersani
- sandro veronesi
- sanremo
- Senza categoria
- senza parole
- sexy things
- spicchi di esistenza
- ultimo tango a parigi
- Uncategorized
Meta
é un casino socia, e non é una battuta.